martedì 29 giugno 2010

Kobe,sono ancora con te.


Oltre a essere un fervente praticante del Kobismo, ritenendo offensivo il paragonare LeBron a sua maestà Bryant, mi trovo d'accordo su Kobe anche sulla squadra da seguire al mondiale.

DEUTSCHLAND, DEUTSCHLAND UBER ALLES. Giovani e belli da vedere giocare.

lunedì 28 giugno 2010

Il fallimento di un movimento?

Prendendo spunto da uno sport minore,quale il calcio, voglio iniziare una riflessione, abbastanza seria, sullo sport Italiano.
Partiamo dalla nazionale di basket che non si è qualificata agli Europei 2009 e di conseguenza ai mondiali 2010, rimediando una magra figura anche agli Europei 2007,dove non si arrivò alla fase a eliminazione diretta.
Italia del calcio e del basket sono sintomatiche di un movimento che non va, dove, ripetendolo a costo di diventare ripetitivi, i campionati di serie A sono vinti da Inter e Siena, che Italiani ne hanno pochi-quelli veri,Stonerook e Eze non valgono,come non valgono Prato,Fajardo e Nicevic- e li utilizzano ancora meno.
Quello del basket è un movimento dove il livello complessivo è calato in diretta proporzione con l'aumentare degli stranieri, lungi da me l'idea che mandando via tutti gli stranieri il campionato tornerebbe a livelli d'eccellenza continentale, è però dimostrato che gli stranieri al nostro basket non han fatto bene.
E allora via con le riforme nette e drastiche, 10 giocatori a referto di cui massimo 2 stranieri, senza la discriminazione tra europei e extracomunitari, che porterebbe ad avere solo altri bulgari come Jaaber, bosniaci come Domercant o russi come Holden. Spazio agli Italiani.
Prendendo poi le parole di Minucci che dice che non si può sobbarcare ai club anche la produzione dei giocatori, voglio trarre qualcosa di positivo, da una dichiarazione quasi criminosa, l' equivalente nel calcio a dire che i giocatori non vanno prodotti da Juve,Milan o Inter, ma dal San Giovanni in Persiceto o il Castenaso Villanova Emilia.
Le parole di Minucci possono essere lette come un invito a una riforma dei settori giovanili, magari a braccetto con la scuola, in un sistema come quello americano dove i giocatori sono prodotti dalle scuole e alle squadre spetta solo il compito di sceglierli. E come in America chi non venisse scelto dalla Serie A, avrebbe la possibilità di giocare in legadue, b1 ecc.. Ma forse è un progetto poco realizzabile e probabilmente anche contro gli interessi di due delle Big con la B maiuscola del campionato italiano, Treviso e Virtus, che nel settore giovanile credono e investono.Giustamente.
Si è parlato della poca presenza di Italiani nelle squadre di vertice,ma si può continuare, e lo faccio, sottolineando l'inadeguatezza delle strutture, palazzetti come il Pianella, sì storici, dove magari costruire un museo della pallacanestro Cantù, ma che nel 2010 non sono adeguati,perchè piccoli.
Si può continuare dicendo che così lo sport Italiano non può che entrare in una spirale al ribasso, dove gli interessi economici dei club vengono anteposti al bene di un movimento.
Un movimento brutto, che fa fatica ad attirare appassionati, perchè se non si vince, e a parte Siena non si vince da nessuna parte in Italia, perchè la gente dovrebbe appassionarsi a uno sport dove gli stranieri sono la maggioranza e la nazionale non regala emozioni, o forse solo delusioni?

Così non va, urge una presa di posizione da parte della federazione, che non si faccia più calpestare dalla Lega e imponga regole che abbiano il bene della pallacanestro come fine primo e come secondo la salvaguardia e lo sviluppo dei giocatori Italiani.

They can't separate us. Iniziamo così.

Apro oggi un blog che penso rispecchierà quello che sono e quello che amo.
Amo la pallacanestro e sono uno a cui piace scherzare-spesso- e parlare seriamente-a volte-, specialmente dello sport che amo.

Apro così questo blog pubblicando la conferenza stampa in cui quel matto di Nate Robinson paragona lui e Glen Davis a due personaggi di un celebre cartone.



a 3'40'' la frase incriminata.. vivamente consigliato l'ascolto di tutta l'intervista presente nel video.