martedì 13 dicembre 2011

In Giro Per Il Week-End.

Una grande Biella di capitan Soragna in questo inizio di campionato.

Il passato week-end non è certamente stato noioso per gli amanti della pallacanestro. Sabato Biella ha battuto 83-78 le bave, grazie al suo Pullen che ha sfoderato un 19 condito da 7 assists, e per una notte è stata prima in classifica.


Notte NCAA nella quale Kentucky, precedentemente #1 del ranking, è stata battuta da Indiana grazie a un buzzer beater di Watford, top scorer dell'incontro. Questo Buzzer Beater:



Domenica grandi polemiche per l'arbitraggio ad Avellino, con la formazione irpina che si è sentita defraudata dall'arbitraggio pro Siena. Non ho visto, non giudico, riporto i fatti. Giornata in cui in Spagna il Real ha perso il derby con l' Estudiantes, mentre nel mercato nostrano Kakiouzis lascia Cremona, rimpiazzato da Tusek, appena separatosi da Caserta, e Milano vorrebbe immediatamente Alessandro Gentile, per il quale Treviso chiede 500 mila e Viggiano  pagato però dall'Olimpia: le parti sembran più vicine di quello che si possa credere.



Lakers e Clips saltati.
Nel week-end è ripresa l'NBA e il suo mercato, che presenta già un caso: CP3. Chris Paul infatti, era in procinto di accasarsi ai Lakers, in una trade a cui mancava solo l'ufficialità, che comprendeva Odom e Gasol, con il lungo spagnolo poi dirottato a Houston in cambio di Dragic, Scola e Martin. Scambio in cui i Lakers avrebbero perso taglia ma avrebbero formato uno dei back-court più forti della storia con Paul e Kobe, New Orleans avrebbe ricavato il massimo da un giocatore in scadenza, prendendo quattro ottimi giocatori, e Houston avrebbe potuto avvalersi dell'arma fratello per convincere Marc a raggiungere Pau, formando un pacchetto lunghi di tutto rispetto. Bene per tutti? Non per Stern. Ufficialmente la proposta è stata rifiutata dalla NBA, in qualità di proprietaria della franchigia di New Orleans, per motivi cestistici. Cazzata, era un win-win-win cestistico per tutti: i veri motivi sembrerebbero due. In primis una mail di Gilbert, proprietario dei Cavs, che intimava alla lega di non accettare la trade, perché sarebbe stato l'ennesimo caso di una superstar che da un 'piccolo' mercato sbarcava in uno dei 'grandi', classici, mercati, come quello dei gialloviola di Los Angeles. Secondo, dopo questo scambio, gli Hornets avrebbero visto aumentare il loro payroll, e la lega proprietaria, chiusa fino a una settimana fa per il rinnovo di un contratto collettivo problematico perché la stessa NBA denunciava grosse perdite, non poteva permetterselo.
Ufficialmente saltata anche la trattativa che avrebbe portato il play da Wake Forest sull'altra sponda losangelina, perché le richieste di Stern, ovvero aggiungere Gordon e la prima scelta dei Timberwolves ad Aminu, Bladsoe e Kaman, sono ritenute eccessive. 


Una front-court da titolo obiettivamente.
Degna di nota la firma di Shannon Brown a Phoenix, dove potrà ricoprire lo spot di guardia titolare o giocare ala piccola in un quintetto con i due play Brooks e Nash in campo, adattissimo al corri e tira dei Suns, in quanto esplosivo e capace di realizzare anche dalla distanza.
Nené rimane il pezzo più pregiato del mercato free agent, dato che Chandler è andato ai Knicks con un quadriennale da 58 milioni di dollari e i Grizzlies hanno pareggiato, o addirittura superato,  l'offerta fatta pervenirea a Marc Gasol dai Rockets.Il brasiliano è appetito dai suoi Nuggets, dalla stessa Houston e dai Nets. 

Gli stessi Nets che vorrebbero Dwight Howard, amore molto corrisposto, ma chissà se Prokhorov avrà tempo per la pallacanestro ora che ha annunciato la sua candidatura nelle elezioni di marzo in Russia, contro Putin.

J.J. Barea finisce ai Timberwolves con un quadriennale da 19 milioni, e così i Mavs, dopo Chandler finito a New York, perdono un altro comprimario fondamentale nella cavalcata al titolo della passata stagione. Dallas che ha acquisito Odom dai Lakers per il nulla, e che sta pensando di disfarsi di Brewer e del neo arrivato Fernandez per alleggerire il monte salari, dopo l'ingaggio di Vince Carter.

Due illustri vittime della amnesty clause, la quale permette alle franchigie di tagliare un contratto stipulato prima dell'odierno CBA, ovvero Hamilton e Arenas, sembrerebbero destinati a diventare pedine importanti in ottica titolo. La guardia ex Pistons sembrerebbe essere il 2 che serviva ai Bulls per essere davvero credibili, mentre Arenas sembrerebbe voler seguire il compagno e amico Howard, nel caso, che sembrerebbe molto auspicato dallo stesso centro, i Magic ricevessero offerte degne per il centro. 

giovedì 8 dicembre 2011

Quando Conta, L'Ignoranza Aiuta.

Culo? Può darsi, ma restan due punti rubati a Bilbao sullo scadere che significano Top-16. 

domenica 4 dicembre 2011

Erede.

Cambio alla guida.


Nei piani di Calhoun e del suo staff per difendere il titolo, insieme alla verticalità che da in area il super freshman Drummond, imprescindibile è che Jeremy Lamb raccolga, in un ruolo diverso, la pesante eredità di Kemba Walker. Sulla leadership e sul carisma fuori dal campo sembrano esserci più che qualche dubbio, ma sul campo sta trascinando UConn a un più che buono 7-1 piazzando ogni partita 20 punti, 4 rimbalzi, 2 recuperi e schiacciate come questa.




giovedì 1 dicembre 2011

DIO.

Bibo ha detto che dio esiste, ed è Franco Baresi. Io ribatto, che sì, esiste, ma ha la maglia numero 13 del Pana.

Per gradire un alley-oop da dietro la metà campo. 




E una partita vinta praticamente da solo.