martedì 13 dicembre 2011

In Giro Per Il Week-End.

Una grande Biella di capitan Soragna in questo inizio di campionato.

Il passato week-end non è certamente stato noioso per gli amanti della pallacanestro. Sabato Biella ha battuto 83-78 le bave, grazie al suo Pullen che ha sfoderato un 19 condito da 7 assists, e per una notte è stata prima in classifica.


Notte NCAA nella quale Kentucky, precedentemente #1 del ranking, è stata battuta da Indiana grazie a un buzzer beater di Watford, top scorer dell'incontro. Questo Buzzer Beater:



Domenica grandi polemiche per l'arbitraggio ad Avellino, con la formazione irpina che si è sentita defraudata dall'arbitraggio pro Siena. Non ho visto, non giudico, riporto i fatti. Giornata in cui in Spagna il Real ha perso il derby con l' Estudiantes, mentre nel mercato nostrano Kakiouzis lascia Cremona, rimpiazzato da Tusek, appena separatosi da Caserta, e Milano vorrebbe immediatamente Alessandro Gentile, per il quale Treviso chiede 500 mila e Viggiano  pagato però dall'Olimpia: le parti sembran più vicine di quello che si possa credere.



Lakers e Clips saltati.
Nel week-end è ripresa l'NBA e il suo mercato, che presenta già un caso: CP3. Chris Paul infatti, era in procinto di accasarsi ai Lakers, in una trade a cui mancava solo l'ufficialità, che comprendeva Odom e Gasol, con il lungo spagnolo poi dirottato a Houston in cambio di Dragic, Scola e Martin. Scambio in cui i Lakers avrebbero perso taglia ma avrebbero formato uno dei back-court più forti della storia con Paul e Kobe, New Orleans avrebbe ricavato il massimo da un giocatore in scadenza, prendendo quattro ottimi giocatori, e Houston avrebbe potuto avvalersi dell'arma fratello per convincere Marc a raggiungere Pau, formando un pacchetto lunghi di tutto rispetto. Bene per tutti? Non per Stern. Ufficialmente la proposta è stata rifiutata dalla NBA, in qualità di proprietaria della franchigia di New Orleans, per motivi cestistici. Cazzata, era un win-win-win cestistico per tutti: i veri motivi sembrerebbero due. In primis una mail di Gilbert, proprietario dei Cavs, che intimava alla lega di non accettare la trade, perché sarebbe stato l'ennesimo caso di una superstar che da un 'piccolo' mercato sbarcava in uno dei 'grandi', classici, mercati, come quello dei gialloviola di Los Angeles. Secondo, dopo questo scambio, gli Hornets avrebbero visto aumentare il loro payroll, e la lega proprietaria, chiusa fino a una settimana fa per il rinnovo di un contratto collettivo problematico perché la stessa NBA denunciava grosse perdite, non poteva permetterselo.
Ufficialmente saltata anche la trattativa che avrebbe portato il play da Wake Forest sull'altra sponda losangelina, perché le richieste di Stern, ovvero aggiungere Gordon e la prima scelta dei Timberwolves ad Aminu, Bladsoe e Kaman, sono ritenute eccessive. 


Una front-court da titolo obiettivamente.
Degna di nota la firma di Shannon Brown a Phoenix, dove potrà ricoprire lo spot di guardia titolare o giocare ala piccola in un quintetto con i due play Brooks e Nash in campo, adattissimo al corri e tira dei Suns, in quanto esplosivo e capace di realizzare anche dalla distanza.
Nené rimane il pezzo più pregiato del mercato free agent, dato che Chandler è andato ai Knicks con un quadriennale da 58 milioni di dollari e i Grizzlies hanno pareggiato, o addirittura superato,  l'offerta fatta pervenirea a Marc Gasol dai Rockets.Il brasiliano è appetito dai suoi Nuggets, dalla stessa Houston e dai Nets. 

Gli stessi Nets che vorrebbero Dwight Howard, amore molto corrisposto, ma chissà se Prokhorov avrà tempo per la pallacanestro ora che ha annunciato la sua candidatura nelle elezioni di marzo in Russia, contro Putin.

J.J. Barea finisce ai Timberwolves con un quadriennale da 19 milioni, e così i Mavs, dopo Chandler finito a New York, perdono un altro comprimario fondamentale nella cavalcata al titolo della passata stagione. Dallas che ha acquisito Odom dai Lakers per il nulla, e che sta pensando di disfarsi di Brewer e del neo arrivato Fernandez per alleggerire il monte salari, dopo l'ingaggio di Vince Carter.

Due illustri vittime della amnesty clause, la quale permette alle franchigie di tagliare un contratto stipulato prima dell'odierno CBA, ovvero Hamilton e Arenas, sembrerebbero destinati a diventare pedine importanti in ottica titolo. La guardia ex Pistons sembrerebbe essere il 2 che serviva ai Bulls per essere davvero credibili, mentre Arenas sembrerebbe voler seguire il compagno e amico Howard, nel caso, che sembrerebbe molto auspicato dallo stesso centro, i Magic ricevessero offerte degne per il centro. 

giovedì 8 dicembre 2011

Quando Conta, L'Ignoranza Aiuta.

Culo? Può darsi, ma restan due punti rubati a Bilbao sullo scadere che significano Top-16. 

domenica 4 dicembre 2011

Erede.

Cambio alla guida.


Nei piani di Calhoun e del suo staff per difendere il titolo, insieme alla verticalità che da in area il super freshman Drummond, imprescindibile è che Jeremy Lamb raccolga, in un ruolo diverso, la pesante eredità di Kemba Walker. Sulla leadership e sul carisma fuori dal campo sembrano esserci più che qualche dubbio, ma sul campo sta trascinando UConn a un più che buono 7-1 piazzando ogni partita 20 punti, 4 rimbalzi, 2 recuperi e schiacciate come questa.




giovedì 1 dicembre 2011

DIO.

Bibo ha detto che dio esiste, ed è Franco Baresi. Io ribatto, che sì, esiste, ma ha la maglia numero 13 del Pana.

Per gradire un alley-oop da dietro la metà campo. 




E una partita vinta praticamente da solo.




sabato 19 novembre 2011

lunedì 24 ottobre 2011

Complimenti Caserta.





E mi trovo qui, in Scozia, a non poter scrivere nulla di più di un complimenti Caserta, perché lo streaming non era disponibile. Mi sarebbe piaciuto vedere, per provare a capire come, nonostante il pareggio a quota 65, Siena non sia riuscita a cacciare la zampata, il colpo finale, a una preda già sanguinante, raggiunta nel momento più delicato, nel palazzetto più difficile da espugnare, contro l'avversario più duro, che questa volta però, è caduto. Quindi, complimenti Caserta, complimenti coach Sacripanti. 


P.S. Excursus sul campionato: MVP di giornata Datome, con quelle cifre lì! Lasciando intravedere possibilità che non sia il prossimo 'è un fenomeno''diamoli tempo''questo è il suo anno''ormai sei un bidone'

mercoledì 5 ottobre 2011

Smettetela.





Smettetela di litigare, è chiaro dall' inizio che si concluderà con un 50/50, siete fermi a 53 e 47. Basta ascoltare i Black Eyed Peas per non dovermi mai ricordare di Bryant come un bavoso.

lunedì 19 settembre 2011

1.20.. Forse C'Era Un Perchè.

1.20 era la quota a cui la Snai dava la Spagna vincitrice dell'europeo. Non c'è da dire nulla, sono più alti, grossi, atletici, tecnici, talentuosi di tutti quanti.
Volendo proprio scrivere due righe sulla competizione,quello appena concluso è stato l'europeo della consacrazione per Batum e delle nebbie che si sono addensate sul futuro di Rubio. Malissimo l'Italia, la Grecia del cambio generazionale ha fatto bene, la Serbia si aggrappa al talento del mio idolo Teodosic, fallimento Lituania e poi, chiaramente, un plauso a questa gigantesca Macedonia.



Il perché dell' 1.20.


giovedì 15 settembre 2011

Grazie Di Tutto.

La Macedonia, alla seconda partita pronosticata, manda in fumo tutto quello che avevo scritto nel post precedente e quindi non resta che ringraziarli.


Ma Bo Lester non scherza mica. E allora ora non si può non simpatizzare per la cenerentola, per una squadra che ha in Mekkaleb, come si scriverebbe il suo cognome macedone, un leader assoluto, un Pero Antic vero totem, un utile Samardiziski, un Vojdan Stojanovski bella sorpresa e un Vlado Ilievski che gioca sempre e segna quando conta.
Giocano una bella pallacanestro fatta di gioco di squadra alternati a sprazzi individuali di giocatori come il play americano e il globetrotter neo-Efes, che possono piazzare una giocata decisiva in qualsiasi momento della partita, ma sono anche in grado di far girare la squadra e armare le mani di Stojanovski e Antic.

martedì 13 settembre 2011

Previsioni Europee.

Benché non ne azzecchi mai nemmeno uno, mi piace tanto fare i pronostici. Quindi proverò ad analizzare la fase finale dell' Europeo.
Sembrerebbero troppo forti per tutti.




Quarti di finale.


SPAGNA-SLOVENIA. Chiaramente SPAGNA. Sono semplicemente meglio.


MACEDONIA-LITUANIA. Tristemente LITUANIA. Mi sono sempre piaciute le cenerentole, ma in casa avversaria la Macedonia non sembrerebbe avere nessuna speranza di vincere. A meno che Bo.....


FRANCIA-GRECIA. Direi GRECIA. La Francia è meno organizzata e più talentuosa, ma gli ellenici giocano insieme, bene e hanno individualità di altissimo livello.


RUSSIA-SERBIA. RUSSIA, purtroppo perché non si vedrà più Milos, ma direi che i russi in questo momento sono anche aiutati dagli dei della pallacanestro, li va davvero tutto bene.


Semifinali.


SPAGNA-LITUANIA. La SPAGNA è davvero troppo forte, anche per i padroni di casa, ma occhio a Jasi, che ha chiesto all'altissimo una possibilità di giocarci ancora contro per batterli.


RUSSIA-GRECIA. La RUSSIA per me arriverà imbattuta all'altare sacrificale della finale con gli spagnoli, ma questa semifinale mi sembra addirittura più incerta della prima




FINALE




SPAGNA-RUSSIA. Si tratta di essere realistici, la SPAGNA non può perdere.


martedì 6 settembre 2011

Congedo Con Disonore

Dubbi su Coach P. lontano da Siena.
Perdiamo anche contro Israele, chiudendo penultimi il, seppur secondo tutti difficile, girone di qualificazione. La primissima constatazione è che, il nostro girone, a parte la Francia, era abbordabilissimo, con la Serbia peggiore degli ultimi dieci anni, la Germania che oltre a Nowitzki, Kaman e Benzing non aveva nulla nulla, con i play che han faticato a passare la metà campo quando l'Italia pressava, Israele e Lettonia che senza gli NBA sono squadrette.


La prima nota positiva è che sembreremmo aver trovato un play, Hackett, per altro 23enne, che può guidare la nazionale per almeno altri nove, dieci anni, che attacca e si sbatte, migliorasse il tiro sarebbe ottimo, il Mago ha fatto canestro e gli si chiede questo, Gallinari a parte una partita e mezzo è sembrato obiettivamente un fenomeno e, volendo allargare il giro, lasciano sperare anche i buoni risultati dell'under 20 e dell'under 18.
Principale Indiziato.
Insomma, il futureo sembra roseo, o meglio si intravede una luce in fondo al tunnel, ma il presente è nerissimo: fuori dalle prossime olimpiadi, non abbiamo un 5 di ruolo e dobbiamo aggrapparci alla speranza che Tessitori non deluda in futuro, Maestranzi è imbarazzante. E poi il capitolo Belinelli, che ieri nella rimonta è stato a sedere, ed è comunque sempre apparso molto svogliato e ha fatto anche poco canestro, anche se ogni volta che attaccava il ferro succedeva qualcosa, o cambia atteggiamento o può starsene a casa per il bene di tutti. E chi mi conosce sa che potrei piangere mentre scrivo queste cose, ma è la verità, Belinelli ha fatto più danni che altro.


L'analisi tecnica di questo fallimento non può non partire da una difesa fragile e un attacco che è sembrato poco fluido, imbrigliando nel gioco a metà campo giocatori adattissimi a correre in contropiede o giocare in transizione. E su questo Pianigiani dovrebbe lavorare molto, perché sarebbe fondamentale per la sua Italia snaturare il credo cestistico che prevede una rigida organizzazione tattica per lasciare più spazio all'inventiva dei singoli giocatori.
Capitolo a parte anche quello del tecnico, che sembra abbastanza mediocre lontano dalla sua Siena, non da un'identità precisa a una squadra che cambia rotazioni ogni partita, che non ha uno straccio di gioco in attacco e che difende senza unità d'intenti, e in questi casi la colpa non è mai solo dei giocatori, anzi.


Fenomeno.
Finita la disamina di questa disastrata nazionale, non ci (mi) resta che ringraziare mamma e papà Teodosic per averci regalato questo Pozzecco versione serba che adoro e per la cui tifo da oggi, forza Serbia, ma soprattutto forza Milos.

martedì 30 agosto 2011

COGLIONE.

Non sei mai stato troppo intelligente, ma uccidere una 22enne, per giunta con quattro figli, per sbaglio, mentre cercavi di farti giustizia da solo per un furto risalente ad aprile, mi sembrava troppo anche per uno con i tarli nel cervello come te. Spero solo che adesso buttino la chiave, Javaris.

martedì 2 agosto 2011

Onore Anche A Loro.


Per le emozioni, positive e negative, che hanno regalato, e per il cuore e le prestazioni messe in campo, anche loro meritano un plauso, importa poco che non sia arrivata una medaglia, perché se la dea bendata non ci avesse tolto il miglior realizzatore, della squadra e del torneo, sicuramente una medaglia non ce l'avrebbe tolta nessuno.
Imbrò.
Hanno battuto la strafavoritissima Polonia ai quarti senza il miglior realizzatore, quell'Amedeo Della Valle che tanto avrebbe fatto comodo sia in semifinale che nella finalina quando l'attacco era sterile e aveva bisogno di una invenzione, con solo Imbrò e, poche volte, Monaldi che hanno provato a caricarsi la squadra sulle spalle, laddove sono venuti alla luce tutti i limiti di Tessitori, che passa poco volentieri la palla e si intestardisce spesso, restando comunque, col compagno di club, il miglior prospetto under 18 italiano.


Chillo.
Degno di nota Chillo, che non ha fatto mai mancare il suo approccio, e che somiglia tanto tanto a Polonara, con la stessa capacità di leggere e aiutare in difesa, magari meno esplosivo, ma sicuramente più affidabile in attacco.


Honorable mention per le difese di Magrini e Pascolo.


Piccola chiosa finale sugli assenti: perché Turel, che ha fatto delle finali nazionali u17 incredibili, non c'era? Perché Candussi, che è mezzo gradino sotto Gentile, Tessitori e Imbrò per futuribilità, non c'era? 


L'idea è comunque che l'anno prossimo si possa fare di meglio, e, se Saric decidesse di fare l'u20, credo che i favoriti per l'anno prossimo siano proprio i '94 italiani, con i già citati Imbrò, Tessitori, Turel e Candussi,  aiutati dai senesi Rovere e Bianconi, oltre al virtussino Landi, che sono tutti 7 giocatori di livello altissimo. 

lunedì 25 luglio 2011

Abbiamo Un Futuro. E Non E' Melli.

A mio avviso il vero MVP.
La Spagna vince meritatamente l'europeo under 20, avendo compiuto un percorso netto che solo noi abbiamo provato realmente a interrompere, sia nel girone che in finale.


Ieri sera quando è finita la partita la prima sensazione è stata rabbia, per un arbitro che ha deciso di essere protagonista quando il folletto De Nicolao ha provato a caricarsi tutti sulle spalle con 7 punti consecutivi a 5 minuti dalla fine, ma questo cervellotico grigio ha impedito una rimonta possibile con due fischi imbarazzanti contro il play padovano e Gentile. Del resto l'europeo si giocava in Spagna.




Mirotic
Però dopo pochissimo capisco che Franch era troppo, troppo utile per essere vero, troppo forte senza strafare, semplicemente troppo anche nei numeri: 19 punti, 5 rimbalzi e 7(!!) assists nella partita più importante della sua carriera, a 20 anni, senza sentire apparentemente pressione. Poi c'è stato Mirotic, fenomenale, scelto all' ultimo draft NBA, che sembrava un adulto coi bimbi, anche se la mia sensazione è che senza Mirotic la Spagna avrebbe vinto comunque, mentre senza il play di Badalona sopra citato non ci sarebbe riuscita.




Passando a un argomento più caro a noi, parlo dell' under 20 italiana. 
Inizio col dire che Ceron avrebbe dovuto stare a casa e si sarebbe dovuto portare Negri, chiaramente il miglior '91 dopo De Nicolao della scorsa B1, che avrebbe potuto alternarsi con Vitali come specialista difensivo su Franch, oltre a costituire un altro pericolo in attacco potendo alleggerire così la pressione difensiva su Gentile e Moraschini.


I più pronti per giocare da subito, con discreti risultati in serie A, mi sono sembrati Moraschini, De Nicolao e Gentile. 
Il primo e il secondo sono già adesso, senza paura di essere smentito, meglio di Gailius e Poeta, giusto per citare due giocatori di una squadra a me mooolto simpatica (ma anche no).


Capitolo Gentile: leggendo ieri l'ultima frase di un articolo spagnolo di presentazione della finale mi sono reso conto che è vero, cestisticamente o si ama o si odia, non ci sono vie di mezzo. Bene, io lo amo, però mi rendo tranquillamente conto che ha ancora tanto da migliorare, in primis, ed è normale a 18 anni con quel talento lì, deve imparare ad aspettare la partita senza strafare, imparare ad aspettare il suo momento, che per forza di cose arriverà, soprattutto in una squadra come l'under 20 azzurra dove lui è il leader indiscusso. Deve inoltre migliorare il tiro da tre e i tiri liberi, ancora troppo discontinui. Però detto questo, quella faccia di cazzo, quel talento e quei centimetri (198) non si insegnano, e i primi due sono una chiara eredità di papà Nandokan.


Passando ai lunghi ci sono state una bella sorpresa e una cocente delusione. Prima la brutta notizia, come consuetudine, ed è Melli, che seriamente era più buono a 16 anni che adesso, che per quanto lo pompano  non è nulla di speciale, che a parte i quarti di finale non è mai stato un fattore, che è chiaramente peggio della sorpresa-non per me- dell' europeo, ovvero Polonara. 


Non per tirarsela ma a gennaio, tra le speranze per il 2011, avevo inserito il desiderio che a Polonara fosse data una chance in nazionale maggiore da Pianigiani, perché è buonsissimo e a mio avviso non dovrebbe mettere su nemmeno tutta questa massa, in quanto l'agilità e la verticalità che ha con questo fisico sono due delle sue migliori qualità.


Chiosa finale per quello che secondo me è il lungo di questa nazionale più futuribile, ovvero Baldi Rossi, che si è dimostrato un fattore nel secondo tempo con la Francia e nel primo con la Spagna, ma che, se gli avessero garantito il minutaggio di Melli, sarebbe stato decisivo, soprattutto offensivamente, e sarebbe stata una valvola di sfogo utilissima per avere una dimensione rispettabile sotto canestro e qualche tiro in più in area pitturata.






COMPLIMENTI A QUESTI RAGAZZI.

sabato 2 luglio 2011

Draft NBA.

First Overall Pick: Irving.
Finalmente sto per trattare del draft svoltosi il 23 giugno al Prudential Center di Newark.
Già un idolo.
Partendo cronologicamente, nessuna sorpresa nelle prime due scelte, con Irving alla prima e Williams alla seconda. Dalla terza iniziano le stranezze, Kanter preso da Utah, data per innamoratissima di Knight, e che toglie così il vero obiettivo alla 4 per i Cavs, che sorprendono tutti scegliendo Tristan Thompson, con l'idolo Vesely ancora disponibile.


Steal Of The Draft.
IL PIU' SOPRAVVALUTATO: THOMPSON ALLA 4.


IL PIU' SOPRAVVALUTATO II: BIYOMBO ALLA 7.


IL PIU' SOTTOVALUTATO: MOTIEJUNAS ALLA 20. 


IL PIU' SOTTOVALUTATO II: KNIGHT ALLA 8.


PROBABILI SORPRESE DAL SECONDO GIRO: SELBY A MEMPHIS (49), MACK A WASHINGTON(34), HONEYCUTT E THOMAS A SACRAMENTO (35 E 60), SINGLER A DETROIT(33) E PARSONS A HOUSTON(38).
Rimbalzo, specialità della
casa


SQUADRA CHE SI E' MEGLIO MOSSA: DENVER. Aveva bisogno di mestieranti e li ha presi: Faried, gran rimbalzista, 12° nella storia NCAA, e Hamilton, esterno con punti nelle mani, ma da ben 7.7 rimbalzi a partita.


SQUADRA CHE SI E' PEGGIO MOSSA: CHARLOTTE. Biyombo mi sa di Olowokandi II, e Walker, per quanto lo ami, fa scopa con Augustin, del quale è mille volte più forte, ma meno esperto.


HONORABLE MENTION: Kings, al secondo giro due ottimi giocatori.


Postilla finale necessaria per Detroit, che specie considerando le scelte, 8 e 33, ha preso due fenomeni, come Knight e Singler, ma in ruoli già coperti da Stuckey, Prince e Jerebko. 



Isaiah Thomas, un centesimino da buttare lo punterei
su di lui.



martedì 14 giugno 2011

ONORE A QUESTI MAVS.





In verità il primo commento che mi verrebbe fuori è 'Lebron, SUCA', perché ora non ha più quelle finte scuse dei compagni scarsi, offesi da una figa senzapalle mangiapalloni con ottime doti atletiche. Non voglio infierire sul pajaz, e quindi mi limito ai complimenti a Dallas, che ero sicuro volesse vendicare i 5 anni di notti insonni di Terry, Nowitzki e Cuban, e che ha giocato da squadra nei primi 4 incontri e da squadra con un gran bel basket nelle ultime due gare della serie, con Nowitzki, Kidd e Terry che dan sempre una bella mano come individualità.


Abbiamo già in tasca l'anello.  XD
I complimenti a Wade, che in faccia a chi ancora credeva che LeBron fosse meglio di lui, ha piazzato una gran serie e dei gran playoff, trainando la carretta e lasciando poi il palcoscenico al giullare da Akron in molti frangenti prima di queste finals, e che nella serie finale ha provato a mettersi in spalla una squadra che non lo ha mai aiutato con costanza.






MA GRAZIE, GRAZIE MILLE MAVS, PER NON AVER FATTO VINCERE L'ANELLO A QUEI PAGLIACCI.

lunedì 6 giugno 2011

Damn.

Under the 2-3-2 format in the NBA Finals, when a series is tied 1-1, 
the Game 3 victor has won the series 100% of the time (11-0).


Che Palle.





venerdì 20 maggio 2011

Qualcuno Fermi Miami.


Deng finisce la benzina a cinque minuti dal termine di una gara-2 tutt'altro che bella, risultato: LeBron fa quello che vuole e vince una partita, Deng fa una cagata dopo l'altra, anche e soprattutto in attacco, coadiuvato da uno spentissimo Rose, Miami si ritrova col vantaggio del fattore campo, e ora vincendo tutte quelle in casa avrà strappato il biglietto per le Finals, dove mancano dal 2006 e dal titolo di Riley, Wade, Shaq e Haslem.


La paura è che tra mercoledì e giovedì si sia già assegnato l'anello, con questi Mavs che non riescono a tenere il fattore campo neanche con i Thunder e che già non sembravano avere nessuno in grado di limitare Wade e James, e gli Heat che hanno due partite in casa per portarsi sul 3-1 e chiudere di fatto già la serie martedì.


Ma ci restano, per chi come me non apprezza né la mossa estiva né il tipo di squadra né il tipo di gioco di Miami, ancora due piccole e flebili speranze.


La prima porta il nome di Kevin Durant, che potrebbe sorprendere il mondo e convincere tutti, tranne me, già ampiamente convinto, che per i prossimi 10-15 anni abbiamo chi dominerà questa lega.


La seconda porta il nome di Derrick Rose, che si dovrebbe riprendere da una gara-2 decisamente sottotono e almeno riportare il fattore campo a favore di Chicago vincendo una partita, se non entrambe, in Florida, chiaramente con l'aiuto di Deng e gli altri Bulls, e non solo nella metà campo difensiva.




Però, c'è sempre un però, il mio timore più grande credo si realizzerà, perché tra le quattro rimaste non vi è una squadra, a parte la sola Chicago, con a disposizione un giocatore in grado di arginare LeBron, che sembra diventato grande dopo le prestazione nei finali di gara-5 con Boston e gara-2 con Chicago. E forse è qui la differenza rispetto agli anni ai Cavs, dove si sentiva lui sia in dover di portare da solo la partita in equilibrio fino agli ultimi cinque minuti sia a doverla poi decidere, invece ora ha Wade che gliela apparecchia facendo partite monstre per 40, ma anche 45 minuti, e lui è fresco e riposato nel finale per piazzare la stoccata decisiva.

mercoledì 18 maggio 2011

Top 5 Mock Draft.

Un po' datata l'immagine.
Cleveland ha vinto la lottery, otto anni dopo LeBron. Sicuri Hall Of Famer non ce ne sono, ma molti atleti intriganti sì, e più di uno sa anche giocare a pallacanestro.


Kyrie Irving.
No.1 Pick. CAVS.  Kyrie Irving. Sarebbe più utile Williams, ma alla scelta 4 spiegherò il perché ritengo Irving favorito.


No.2 Pick. WOLVES. Sono intenzionati a scambiare questa scelta, essendo coperti nei ruoli in cui questo draft promette bene, ovvero playmaker e ala grande. Penso che comunque vada il selezionato sarà Derrick Williams.


No.3 Pick. JAZZ. Tutti i mormoni vorrebbero vedere Fredette restare nello stato dello Utah, ma penso che sceglieranno uno tra Vesely, probabile se Kirilenko va via, o Knight. Vedo il play di Kentucky leggermente favorito, chiaro che se per caso Williams fosse ancora disponibile lo prenderebbero.


Jan Vesely can fly.
No.4 Pick. CAVS. Non credono prendano Williams alla uno perché di lunghi promettenti ce n'è, soprattutto di scuola europea, in ordine di preferenza sono: Vesely, Motiejunas, Kanter e Valanciunas.


MOP e possibile top-5 Pick: Kemba Walker.
No.5 Pick. RAPTORS. Potrebbero trovare difficoltà a scegliere in questa posizione, essendo probabilmente già andati sia Knight che Irving, e il playmaker è la loro vera necessità. Potrebbero farsi coinvolgere in uno scambio a tre con Bulls e Wolves. Nel caso volessero scegliere con la quinta, e con Knight, Irving, Williams e Vesely già andati, prenderanno Kemba Walker o Valanciunas, anche se credo investano nel play di Connecticut.

giovedì 12 maggio 2011

Il Canto Del Cigno.


La sconfitta nella gara di stanotte per 97-87, che ha segnato la sconfitta nella serie per 4-1, sembrerebbe essere il canto del cigno di questi Celtics, surclassati, prima di tutto sul piano fisico e poi su quello tecnico, da James e Wade, assolutamente immarcabili per gli uomini in verde.


La partita inizia con Boston che ha un Garnett voglioso di farsi perdonare una gara-4, ovvero la peggior partita dal punto di vista balistico della sua carriera, e ne piazza 12 nel primo quarto (saranno 15 alla fine, sic), che servono a Boston per tenere le redini di una partita dove non riescono mai a scappare perché Wade è ispiratissimo. La verve dell'uomo di Chicago non si esaurisce con la prima sirena, ma continua per i tre quarti iniziali, dove c'è una sostanziale parità che sembra essere rotta dal piazzato con cui Krstic segna il +6 a 4:29 dalla fine della partita, canestro che sarà però l'ultimo della partita per i Celtics, che da lì subiranno un 16-0 mortifero, con gli ultimi 13 frutto di una tripla di Jones assistita da LeBron e poi dei 10 punti finali dell'ala da Akron, che nel post partita si è anche scusato con i tifosi di Cleveland, affermando che giocare con altri due All-Star era per lui un treno di quelli che passano una sola volta, dichiarandosi al contempo dispiaciuto per il modo in cui la separazione tra lui e i Cavs è avvenuta.


Boston era fisicamente a pezzi, Rondo faceva quasi tenerezza in campo, claudicante ed impossibilitato ad aiutare la sua squadra, ma anche la condizione di Pierce e Garnett è sembrata assai deficitaria.


Per Miami una ulteriore buona notizia è che Bosh sembra aver trovato la sua dimensione, ovvero tirare le briciole di LeBron e Wade, ma sempre da libero, ed è chiaro che per quanto lo odi, con quello spazio dai 5-6 metri fa canestro. Come già detto i Big Two degli Heat sono stati fisicamente immarcabili per tutta la serie, e non vedo squadre che li possano mettere in difficoltà su questo lato tra Chicago, Dallas, Memphis e Oklahoma City.

Piccola chiosa finale con tre considerazioni:

a. Utile, utilissima la trade Celtics-Thunder, infatti hanno avuto in Green l'uomo che ha fermato LeBron. Ainge, ma vaff...

b. Nel titolo forse sbaglio, perché per Boston vale lo stesso discorso di San Antonio, e con un eventuale stagione ridotta, hanno un altro anno per vincere.

c. Forse ieri è stata la consacrazione definitiva di James, ha segnato gli ultimi 10 punti di una partita che per lui significava molto, forse troppo, e poi si è scusato con i tifosi dei Cavs, entrambe prove di maturità, cestistica e non.











lunedì 9 maggio 2011

Che Domenica.

Partiamo in ordine cronologico. 
MVP della Finale.
Ore 13.30. Siena demolisce il Real, ma era scontato, i blancos sono imbarazzanti e sono giunti fino a lì perché prima avevano Messina e poi hanno preso l'unica squadra più scarsa di loro ai playoff. Complimenti a Siena per l'ennesimo terzo posto.


Ore 16.30. Inizia una partita che il Pana domina, ma senza mai riuscire a ucciderla, tant'è che l'impresentabile Eliyahu del primo tempo per poco non riesce a rimetterla in piedi nel finale. 




Ore Dopoilderby.Dellalanterna. Con MySky iniziamo a vedere Mavs-Lakers, passa qualche minuto e già ritenevo Kobe in modalità 40 punti, pensiero supportato dai canestri del 24 gialloviola nel primo quarto. 
POI , già, poi Terry e Stojakovic iniziano a crivellare la retina di Los Angeles, difensivamente imbarazzante, e finisce mestamente, con un quattro a zitti e un -36 nell'elimination game, la carriera del coach più vincente della storia del giochino.






Adoro Jackson, ma non riesco ad essere dispiaciuto, perché condivido in pieno il pensiero di Pippen: non puoi essere dispiaciuto per uno che su 20 playoff disputati è arrivato 13 volte in finale, che ha vinto 11 titoli da allenatore, più 2 da giocatore, e che ha avuto la fortuna di allenare e la maestria nel gestire due dei giocatori più forti della storia, tali MJ e Black Mamba.






domenica 8 maggio 2011

Il Battesimo.



La nuova frontiera della chiesa cattolica, il battesimo in campo.


Mi piace, l'ho sempre difeso, ma in questa off-season, che si preannuncia più lunga del previsto, Rondo ha bisogno di lavorare tantissimo sul tiro.






E intanto nella notte, 21+21 di Bo-Z. Sto con Buffa, è lui il vero MVP.

giovedì 5 maggio 2011

Il Tappo.

Presente nel canestro dei Lakers stanotte.

Un imbarazzante 0/15 da 3 sebbene alla fine lo score reciti un sempre impietoso 2/20, ma con i due soli canestri arrivati a babbo morto. 
La disamina della partita è semplice, i Lakers non ha fatto canestro, Dallas sì, Los Angeles non ha trovato alternative dalla panchina, per i Mavs, invece, J.J. Barea è stato un fattore.

Una partita decisa nell' ultimo quarto dal già citato play portoricano e da un canestro più fallo dai 5 metri di riDirkolous, fondamentale con quei tiri che hanno spezzato in due la partita, insieme a un floater, un assist per Haywood e un appoggio di Jose Juan, chiaro MVP della notte.


Ora la serie si sposta in Texas: una sfida che con sopra 0-2 una squadra normale sarebbe già finita, ma con i Mavs non si sa mai, anche se hanno dimostrato di essere più in forma e più meritevoli dei Lakers in queste prime due gare.



P.S. 'tutto tristemente apparecchiato per lebron' (cit. Luca Pizzi)

sabato 30 aprile 2011

Upset.


Nessuno avrebbe potuto pronosticarlo, anzi, per moltissimi, compreso me, gli Spurs erano coloro a cui ancorarsi nella speranza di non vedere vincere Celtics, Lakers o Heat, e invece voilà, Spurs a casa. 


Guardo gara-6, i Grizzlies passano il turno e inizio a chiedermi cosa sarebbe successo, se il tossico che fa il GM a Memphis non avesse dato tutti quei soldi a Gay, ma li avesse spesi per firmare Posey e un lungo d'esperienza. Tengo a precisare, Gay è un signor giocatore, che seguo dai tempi di UConn, però a questa squadra sia lui che Mayo, insieme, non servono, ne basta uno, mentre ha bisogno come il pane di un lungo e un esterno con esperienza playoff. 


Detto questo, l'elogio per quanto hanno fatto gli uomini del Tennessee non può non passare dai complimenti a Zach Randolph, che era ritenuto un gran talento, ma anche un drogato sovrappeso, e invece ha dimostrato tanta leadership e tante palle, oltre alla capacità, nota a tutti, di fare canestro.
Il tempo passa per tutti.


La serie, vista dal Texas, non può che avere come colpevole Duncan, oramai sulla via del tramonto e incapace di fornire il contributo che era necessario ai suoi compagni.






Postilla finale necessaria per Marc Gasol: a me è sempre piaciuto più del fratello, non è una figa, non si tira mai indietro, il paragone col fratello non reggerà mai perché semplicemente ha un ruolo diverso, non è un quattro come Pau, è ciò che si avvicina di più a un centro vecchio stile nella odierna NBA. Ed è un giocatore della madonna.




P.S. Gli Spurs hanno ancora l'anno prossimo per un ennesimo titolo,  quando Splitter potrà contribuire perchè ambientatosi e la stagione, se ci sarà, sara breve.


P.P.S. Popovich già odiava Memphis per la trade Gasol, figuriamoci ora.


P.P.P.S. Chi segue il college basket non è sorpreso di questa annata di Conley, ma di quelle negative precedenti.


P.P.P.P.S. Però non ditemi che questo è il vero Sam Young.