sabato 26 febbraio 2011

Son Tutti Impazziti.

Sparategli.
Non ho mai capito perché in Nba non si combina (quasi) niente per 4 mesi, poi nei 3 giorni che precedono la dead-line, tutti si fanno prendere dalla febbre della trade. L'impressione è che qualcuno scambi solo per fare uno scambio, senza una logica.
Detto ciò provo un analisi squadra per squadra, una sorta di breve preview di questa seconda parte di stagione.


ATLANTA.  Si sono rinforzati difensivamente, perdendo un Bibby alla frutta e Mo Evans. UP


BOSTON.  Hanno perso qualsiasi possibilità di non raddoppiare mai Howard, probabile avversario della semifinale di conference, e la follia di Robinson, che a volte toglie le castagne dal fuoco. DOWN


CHARLOTTE.  Non hanno preso nulla per Wallace e Mohammed. DOWN


CHICAGO.  Non muovendosi hanno comunque aumentato le loro possibilità di arrivare in finale NBA, grazie all' indebolimento di Boston. UP


CLEVELAND.  Per me ci hanno guadagnato, sono pieni di giocatori che innescati da un playmaker decente sono molto buoni, su tutti Parker e Jamison. UP


DALLAS.  Al contrario di Chicago, non muovendosi hanno visto aumentare le loro possibilità di non andarci in finale di conference, visto che New Orleans, Denver, Portland e Oklahoma City si sono rinforzate e sono tutti clienti scomodi. DOWN


DENVER.  Hanno ottenuto tantissimo dalla trade che ha mandato via un giocatore scontento, ricevendo in cambio tanto talento giovane e con voglia di emergere. UP


DETROIT.  Non si sono mossi, giunge dagli Stati Uniti la voce di un ammutinamento, sono allo sbando, ma non cambia nulla dall'inizio della stagione. =


GOLDEN STATE.  Non si sono mossi granché, resteranno sicuramente fuori dai play-off, che taglino o meno Murphy. =


HOUSTON.  Indeboliti, hanno perso in un colpo solo due tra i cinque migliori difensori della lega, mandando a Memphis Battier e tagliando Jeffries. Buona presa Dragic e una scelta. DOWN


INDIANA.  Saltata, per il bene dei Pacers, la trade che avrebbe dovuto portare Mayo alla corte di Bird, dovrebbero fare i play-off. =


LOS ANGELES CLIPPERS.  Impazziti, perso il Barone che stava risorgendo, per il Re dei senza palle e un altro che squizza e basta, senza avere la futuribilità di Griffin. Sterling colpisce ancora. DOWN


LOS ANGELES LAKERS.  Stesso discorso di Dallas, non si sono mossi, ma sono nel complesso indeboliti dal rinforzarsi di altre squadre da play-off. DOWN


MEMPHIS.  Rinforzati con Battier per lo sprint play-off. UP


MIAMI.  Hanno assistito al suicidio di Boston gioendo, complessivamente ora hanno più speranze di farcela. UP


MILWAUKEE.  Non si sono mossi, recuperando qualche infortunato potrebbero puntare alla post-season. =


MINNESOTA.  Si sono inseriti come terza parte nello scambio per Melo, ottenendo cash, scelte e Anthony Randolph, una eterna promessa, perdendo però Corey Brewer, che mi ha sempre fatto schifo. =


NEW JERSEY.  Rinforzatisi con l'arrivo di Deron Williams, hanno perso in futuribilità della squadra, scambiando un '91, Favors, e scelte al primo giro nel prossimo draft. UP


NEW ORLEANS.  Guadagnato molto agonismo con Landry, a mio avviso scomodi nei play-off. UP


NEW YORK.  L'unica squadra che prende due stelle del valore di Billups e Melo e riesce a perderci, si vede lo zampino di Isiah Thomas. DOWN


OKLAHOMA CITY.  Perkins e Nate Robinson sono due ottime prese, la squadra ne esce molto rinforzata. Senza Green si prospetterebbe un'affascinante ipotesi di Durant da 4, ma difensivamente è sconsigliabile. UP


ORLANDO.  Anche loro hanno visto indebolirsi Boston con grande gioia, e considerando che Troy Murphy è dato in arrivo a Disneyworld, sono una sicura contender. UP


PHILADELPHIA.  Hanno trovato un equilibrio grazie al quale sarebbero ai play-off e hanno saggiamente deciso di non rovinarlo. =


PHOENIX.  Preso Aaron Brooks che non può mai coesistere con Nash in campo, hanno perso Dragic che a me piace moltissimo, agonista, atleta e ottimo playmaker. DOWN


PORTLAND.  Han preso Wallace per le noccioline, migliorano molto e possono essere scomodissimi. Sfiga permettendo. UP


SACRAMENTO.  Thornton per Landry. Bah. DOWN


SAN ANTONIO.  Stesso discorso valido per Lakers e Mavericks. DOWN


TORONTO.  Preso un giocatorino come Johnson, per una scelta con cui si poteva provare a prendere di meglio. DOWN


UTAH.  Hanno perso D-Will, vero, ma hanno ottenuto un ricambio adeguato, Harris, un giocatore con futuro, per quanto non mi piaccia, Favors, e scelte alte nel prossimo draft, sostanzialmente in pari. =


WASHINGTON.  Perso difensivamente molto. DOWN








giovedì 24 febbraio 2011

DAI MATJAZ.



'Problemi cardiaci per Matjaz Smodis 


Matjaz Smodis ala/pivot 32enne, ex Virtus e Fortitudo Bologna è costretto ad allontanarsi dai parquet dopo che gli sono stati riscontrati problemi cardiaci. La sua carriera è in serio pericolo'


Questo è un articolo preso da PianetaBasket.com, ma non mi capacito di come i medici se ne siano accorti solo ora, era chiaro dai tempi della Fortitudo che il cuore di Smodis fosse incredibilmente grande. Un grandissimo in bocca al lupo a Matjaz.

martedì 22 febbraio 2011

Melo A Knick.

Buffone e Più Buffone agli albori della carriera circense.
Una Blockbuster trade, in cui, manco a dirlo, i Knicks ci perdono molto, fondamentalmente qualsiasi speranza di diventare una squadra da titolo. Io vorrei davvero sapere cosa fumano negli uffici ai piani alti delle dirigenza newyorkese, se non altro per provarla, mi sembra buona. E' chiaro l'utilizzo di cannabis per tre motivi a mio avviso:


a. Sarebbe arrivato gratis a Luglio, con tutta la pre-season per provare a formare una squadra, utile a creare quell'amalgama necessario per aspirare al titolo.


Rising Star.
b. I Knicks hanno perso troppo in questa trade, un lungo che stava adattandosi all'NBA e con grandi potenzialità, tale Mozgov, un playmaker che sembrava essere perfetto per D'Antoni, firmato peraltro solo quest'estate, tale Felton, un'ala che tira da 3 sugli scarichi in maniera divina, tale Gallinari, e un fenomeno in divenire in entrambe le metà campo, rarità assoluta nella NBA, tale Chandler.


c. Questi Knicks non sono da titolo, non hanno supporting cast, non hanno nessuno nel quintetto base, a parte Fields, con una minima voglia di difendere, e due superstar in stile Miami, ovvero Carmelo 'palla per 20 secondi a me e forzo un tiro' Anthony e Amare 'se non schiaccio, comunque non la passo' Stoudamire.


Unica nota positiva, ma quando mancavano 4 mesi alla scadenza, cioè avendolo pagato fino ad ora, sono riusciti a liberarsi del contratto di Curry. 


Fatto l'epitaffio dei Knicks, perché sono da considerarsi morti fino al 2012, quando uno tra Williams e Paul si trasferirà nella Big Apple, tesso le lodi ora dei Nuggets e del suo GM Masai Ujiri, che pur con una scarsissima forza contrattuale, avendo solo altri 3 giorni per guadagnare qualcosa da Anthony, sono riusciti a tenere duro e a fare inserire nella trattativa quel Mozgov, che tanto piace a Denver. Hanno così, loro, ottenuto una squadra che potrebbe diventare da titolo, se tra mercato free agent e draft riuscissero a portare una stella, preferibilmente con esperienza se non arrivasse dalla lottery, in Colorado. 




Due postille finali, una per segnalare il ritorno a New York di Renaldone Balkman, la seconda per Gallinari, che sembrerebbe in procinto di lasciare subito i Nuggets, ma questo sarà un altro pezzo.


Mmmh, le disfo le valigie?

domenica 20 febbraio 2011

Così E' Facile Però.

Hai di che preoccuparti, Coach.

8 contro 5 è facile. Fischi imbarazzanti, soprattutto quando contava, in quel di Brindisi.


Ma a parte questa piccola polemica, Milano ha serissimi problemi, di attitudine in primis, di gioco poi. Questo è quello che traspare dalla partita contro l' Enel, una squadra che ha poca voglia di giocare assieme, dove sembra che ognuno guardi l'altro come quello che gli sta per togliere la gloria di un canestro, dove senza un arbitraggio osceno si sarebbe perso anche oggi, creando una striscia preoccupante di 3 sconfitte consecutive. 


Di lavoro da fare ce n'è per Peterson, e spero per il campionato italiano che riesca a far capire a quei dementi di Mancinelli, Hawkins, Greer & Co. che se giocassero insieme e ascoltassero i dettami del Coach, potrebbero riuscire a mettere in serissima difficoltà Siena. 

venerdì 18 febbraio 2011

Fiducia E Spazio Ai Giovani.

Scappa da Milano,  Nicolò.

Il sito dell'Olimpia Milano apre così:

Nicolò Melli in prestito a Pesaro



Premettendo che per Melli è una buona opportunità, ma per Milano, con l' Eurolega andata, un campionato che tanto verrà vinto da Siena, far fare esperienza ad alto livello nel campionato italiano a uno dei più promettenti giovani del nostro Paese, brutta?  

sabato 12 febbraio 2011

Good Bye, Jerry.


E così la NBA perde un parte di storia. Un coach che ha vinto 1127 partite in quel di Salt Lake, un grandissimo allenatore, che però chiude la carriera senza aver vinto un titolo. Analizzando i suoi anni ai Jazz diviene facile capire perché, prima la fine dell'era Johnson-Bird, poi l'epopea Jordan con le indimenticabili sfide, poi il dominio Lakers-Spurs della decade appena conclusasi.


La NBA non è che mi faccia impazzire in campo, partite piene di infrazioni di passi, fischiate per le superstar- che forse è la parte più grave, un arbitro dovrebbe essere SEMPRE imparziale-, spesso molto egoismo in campo, difesa nulla, atteggiamenti indisponenti, ma sono le storie che orbitano intorno al mondo del basket a stelle e striscie ad affascinarmi, quella di Sloan è una di queste, forse La storia, un coach che si siede nel 1988 su una panchina e alza il culo nel 2011.
Alla NBA mancherà il suo essere pacato, la bellezza della sua pallacanestro e quella rassegnazione al non vincere mai perché, 'DAMN!', c'era sempre una squadra fenomenale sul percorso. E anche quando si è congedato non ha sparato a zero su tutti, come avrebbe potuto fare contro chi lo ha spinto a tanto, ma ha semplicemente detto che non ha più la forza. Sottintendendo che non ne può più di litigare con Deron, caratterino talmente simpatico da aver fatto smettere Sloan.


domenica 6 febbraio 2011

So Much For My Happy Ending.

Con questo comunicato sembra finire la telenovela Kemp, che va a prendere il posto dell'infortunato Iverson a Istanbul:


Free.
Virtus Pallacanestro Bologna comunica di aver raggiunto un accordo con il Besiktas Cola Turka di Istanbul per la cessione temporanea del contratto di Marcelus Kemp fino al termine della stagione in corso.




E allora Marcelus può iniziare a intonare Avril Lavigne.