martedì 22 febbraio 2011

Melo A Knick.

Buffone e Più Buffone agli albori della carriera circense.
Una Blockbuster trade, in cui, manco a dirlo, i Knicks ci perdono molto, fondamentalmente qualsiasi speranza di diventare una squadra da titolo. Io vorrei davvero sapere cosa fumano negli uffici ai piani alti delle dirigenza newyorkese, se non altro per provarla, mi sembra buona. E' chiaro l'utilizzo di cannabis per tre motivi a mio avviso:


a. Sarebbe arrivato gratis a Luglio, con tutta la pre-season per provare a formare una squadra, utile a creare quell'amalgama necessario per aspirare al titolo.


Rising Star.
b. I Knicks hanno perso troppo in questa trade, un lungo che stava adattandosi all'NBA e con grandi potenzialità, tale Mozgov, un playmaker che sembrava essere perfetto per D'Antoni, firmato peraltro solo quest'estate, tale Felton, un'ala che tira da 3 sugli scarichi in maniera divina, tale Gallinari, e un fenomeno in divenire in entrambe le metà campo, rarità assoluta nella NBA, tale Chandler.


c. Questi Knicks non sono da titolo, non hanno supporting cast, non hanno nessuno nel quintetto base, a parte Fields, con una minima voglia di difendere, e due superstar in stile Miami, ovvero Carmelo 'palla per 20 secondi a me e forzo un tiro' Anthony e Amare 'se non schiaccio, comunque non la passo' Stoudamire.


Unica nota positiva, ma quando mancavano 4 mesi alla scadenza, cioè avendolo pagato fino ad ora, sono riusciti a liberarsi del contratto di Curry. 


Fatto l'epitaffio dei Knicks, perché sono da considerarsi morti fino al 2012, quando uno tra Williams e Paul si trasferirà nella Big Apple, tesso le lodi ora dei Nuggets e del suo GM Masai Ujiri, che pur con una scarsissima forza contrattuale, avendo solo altri 3 giorni per guadagnare qualcosa da Anthony, sono riusciti a tenere duro e a fare inserire nella trattativa quel Mozgov, che tanto piace a Denver. Hanno così, loro, ottenuto una squadra che potrebbe diventare da titolo, se tra mercato free agent e draft riuscissero a portare una stella, preferibilmente con esperienza se non arrivasse dalla lottery, in Colorado. 




Due postille finali, una per segnalare il ritorno a New York di Renaldone Balkman, la seconda per Gallinari, che sembrerebbe in procinto di lasciare subito i Nuggets, ma questo sarà un altro pezzo.


Mmmh, le disfo le valigie?

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