Guardo gara-6, i Grizzlies passano il turno e inizio a chiedermi cosa sarebbe successo, se il tossico che fa il GM a Memphis non avesse dato tutti quei soldi a Gay, ma li avesse spesi per firmare Posey e un lungo d'esperienza. Tengo a precisare, Gay è un signor giocatore, che seguo dai tempi di UConn, però a questa squadra sia lui che Mayo, insieme, non servono, ne basta uno, mentre ha bisogno come il pane di un lungo e un esterno con esperienza playoff.
Detto questo, l'elogio per quanto hanno fatto gli uomini del Tennessee non può non passare dai complimenti a Zach Randolph, che era ritenuto un gran talento, ma anche un drogato sovrappeso, e invece ha dimostrato tanta leadership e tante palle, oltre alla capacità, nota a tutti, di fare canestro.
Il tempo passa per tutti. |
La serie, vista dal Texas, non può che avere come colpevole Duncan, oramai sulla via del tramonto e incapace di fornire il contributo che era necessario ai suoi compagni.
Postilla finale necessaria per Marc Gasol: a me è sempre piaciuto più del fratello, non è una figa, non si tira mai indietro, il paragone col fratello non reggerà mai perché semplicemente ha un ruolo diverso, non è un quattro come Pau, è ciò che si avvicina di più a un centro vecchio stile nella odierna NBA. Ed è un giocatore della madonna.
P.S. Gli Spurs hanno ancora l'anno prossimo per un ennesimo titolo, quando Splitter potrà contribuire perchè ambientatosi e la stagione, se ci sarà, sara breve.
P.P.S. Popovich già odiava Memphis per la trade Gasol, figuriamoci ora.
P.P.P.S. Chi segue il college basket non è sorpreso di questa annata di Conley, ma di quelle negative precedenti.
P.P.P.P.S. Però non ditemi che questo è il vero Sam Young.