lunedì 25 luglio 2011

Abbiamo Un Futuro. E Non E' Melli.

A mio avviso il vero MVP.
La Spagna vince meritatamente l'europeo under 20, avendo compiuto un percorso netto che solo noi abbiamo provato realmente a interrompere, sia nel girone che in finale.


Ieri sera quando è finita la partita la prima sensazione è stata rabbia, per un arbitro che ha deciso di essere protagonista quando il folletto De Nicolao ha provato a caricarsi tutti sulle spalle con 7 punti consecutivi a 5 minuti dalla fine, ma questo cervellotico grigio ha impedito una rimonta possibile con due fischi imbarazzanti contro il play padovano e Gentile. Del resto l'europeo si giocava in Spagna.




Mirotic
Però dopo pochissimo capisco che Franch era troppo, troppo utile per essere vero, troppo forte senza strafare, semplicemente troppo anche nei numeri: 19 punti, 5 rimbalzi e 7(!!) assists nella partita più importante della sua carriera, a 20 anni, senza sentire apparentemente pressione. Poi c'è stato Mirotic, fenomenale, scelto all' ultimo draft NBA, che sembrava un adulto coi bimbi, anche se la mia sensazione è che senza Mirotic la Spagna avrebbe vinto comunque, mentre senza il play di Badalona sopra citato non ci sarebbe riuscita.




Passando a un argomento più caro a noi, parlo dell' under 20 italiana. 
Inizio col dire che Ceron avrebbe dovuto stare a casa e si sarebbe dovuto portare Negri, chiaramente il miglior '91 dopo De Nicolao della scorsa B1, che avrebbe potuto alternarsi con Vitali come specialista difensivo su Franch, oltre a costituire un altro pericolo in attacco potendo alleggerire così la pressione difensiva su Gentile e Moraschini.


I più pronti per giocare da subito, con discreti risultati in serie A, mi sono sembrati Moraschini, De Nicolao e Gentile. 
Il primo e il secondo sono già adesso, senza paura di essere smentito, meglio di Gailius e Poeta, giusto per citare due giocatori di una squadra a me mooolto simpatica (ma anche no).


Capitolo Gentile: leggendo ieri l'ultima frase di un articolo spagnolo di presentazione della finale mi sono reso conto che è vero, cestisticamente o si ama o si odia, non ci sono vie di mezzo. Bene, io lo amo, però mi rendo tranquillamente conto che ha ancora tanto da migliorare, in primis, ed è normale a 18 anni con quel talento lì, deve imparare ad aspettare la partita senza strafare, imparare ad aspettare il suo momento, che per forza di cose arriverà, soprattutto in una squadra come l'under 20 azzurra dove lui è il leader indiscusso. Deve inoltre migliorare il tiro da tre e i tiri liberi, ancora troppo discontinui. Però detto questo, quella faccia di cazzo, quel talento e quei centimetri (198) non si insegnano, e i primi due sono una chiara eredità di papà Nandokan.


Passando ai lunghi ci sono state una bella sorpresa e una cocente delusione. Prima la brutta notizia, come consuetudine, ed è Melli, che seriamente era più buono a 16 anni che adesso, che per quanto lo pompano  non è nulla di speciale, che a parte i quarti di finale non è mai stato un fattore, che è chiaramente peggio della sorpresa-non per me- dell' europeo, ovvero Polonara. 


Non per tirarsela ma a gennaio, tra le speranze per il 2011, avevo inserito il desiderio che a Polonara fosse data una chance in nazionale maggiore da Pianigiani, perché è buonsissimo e a mio avviso non dovrebbe mettere su nemmeno tutta questa massa, in quanto l'agilità e la verticalità che ha con questo fisico sono due delle sue migliori qualità.


Chiosa finale per quello che secondo me è il lungo di questa nazionale più futuribile, ovvero Baldi Rossi, che si è dimostrato un fattore nel secondo tempo con la Francia e nel primo con la Spagna, ma che, se gli avessero garantito il minutaggio di Melli, sarebbe stato decisivo, soprattutto offensivamente, e sarebbe stata una valvola di sfogo utilissima per avere una dimensione rispettabile sotto canestro e qualche tiro in più in area pitturata.






COMPLIMENTI A QUESTI RAGAZZI.

sabato 2 luglio 2011

Draft NBA.

First Overall Pick: Irving.
Finalmente sto per trattare del draft svoltosi il 23 giugno al Prudential Center di Newark.
Già un idolo.
Partendo cronologicamente, nessuna sorpresa nelle prime due scelte, con Irving alla prima e Williams alla seconda. Dalla terza iniziano le stranezze, Kanter preso da Utah, data per innamoratissima di Knight, e che toglie così il vero obiettivo alla 4 per i Cavs, che sorprendono tutti scegliendo Tristan Thompson, con l'idolo Vesely ancora disponibile.


Steal Of The Draft.
IL PIU' SOPRAVVALUTATO: THOMPSON ALLA 4.


IL PIU' SOPRAVVALUTATO II: BIYOMBO ALLA 7.


IL PIU' SOTTOVALUTATO: MOTIEJUNAS ALLA 20. 


IL PIU' SOTTOVALUTATO II: KNIGHT ALLA 8.


PROBABILI SORPRESE DAL SECONDO GIRO: SELBY A MEMPHIS (49), MACK A WASHINGTON(34), HONEYCUTT E THOMAS A SACRAMENTO (35 E 60), SINGLER A DETROIT(33) E PARSONS A HOUSTON(38).
Rimbalzo, specialità della
casa


SQUADRA CHE SI E' MEGLIO MOSSA: DENVER. Aveva bisogno di mestieranti e li ha presi: Faried, gran rimbalzista, 12° nella storia NCAA, e Hamilton, esterno con punti nelle mani, ma da ben 7.7 rimbalzi a partita.


SQUADRA CHE SI E' PEGGIO MOSSA: CHARLOTTE. Biyombo mi sa di Olowokandi II, e Walker, per quanto lo ami, fa scopa con Augustin, del quale è mille volte più forte, ma meno esperto.


HONORABLE MENTION: Kings, al secondo giro due ottimi giocatori.


Postilla finale necessaria per Detroit, che specie considerando le scelte, 8 e 33, ha preso due fenomeni, come Knight e Singler, ma in ruoli già coperti da Stuckey, Prince e Jerebko. 



Isaiah Thomas, un centesimino da buttare lo punterei
su di lui.