giovedì 12 maggio 2011

Il Canto Del Cigno.


La sconfitta nella gara di stanotte per 97-87, che ha segnato la sconfitta nella serie per 4-1, sembrerebbe essere il canto del cigno di questi Celtics, surclassati, prima di tutto sul piano fisico e poi su quello tecnico, da James e Wade, assolutamente immarcabili per gli uomini in verde.


La partita inizia con Boston che ha un Garnett voglioso di farsi perdonare una gara-4, ovvero la peggior partita dal punto di vista balistico della sua carriera, e ne piazza 12 nel primo quarto (saranno 15 alla fine, sic), che servono a Boston per tenere le redini di una partita dove non riescono mai a scappare perché Wade è ispiratissimo. La verve dell'uomo di Chicago non si esaurisce con la prima sirena, ma continua per i tre quarti iniziali, dove c'è una sostanziale parità che sembra essere rotta dal piazzato con cui Krstic segna il +6 a 4:29 dalla fine della partita, canestro che sarà però l'ultimo della partita per i Celtics, che da lì subiranno un 16-0 mortifero, con gli ultimi 13 frutto di una tripla di Jones assistita da LeBron e poi dei 10 punti finali dell'ala da Akron, che nel post partita si è anche scusato con i tifosi di Cleveland, affermando che giocare con altri due All-Star era per lui un treno di quelli che passano una sola volta, dichiarandosi al contempo dispiaciuto per il modo in cui la separazione tra lui e i Cavs è avvenuta.


Boston era fisicamente a pezzi, Rondo faceva quasi tenerezza in campo, claudicante ed impossibilitato ad aiutare la sua squadra, ma anche la condizione di Pierce e Garnett è sembrata assai deficitaria.


Per Miami una ulteriore buona notizia è che Bosh sembra aver trovato la sua dimensione, ovvero tirare le briciole di LeBron e Wade, ma sempre da libero, ed è chiaro che per quanto lo odi, con quello spazio dai 5-6 metri fa canestro. Come già detto i Big Two degli Heat sono stati fisicamente immarcabili per tutta la serie, e non vedo squadre che li possano mettere in difficoltà su questo lato tra Chicago, Dallas, Memphis e Oklahoma City.

Piccola chiosa finale con tre considerazioni:

a. Utile, utilissima la trade Celtics-Thunder, infatti hanno avuto in Green l'uomo che ha fermato LeBron. Ainge, ma vaff...

b. Nel titolo forse sbaglio, perché per Boston vale lo stesso discorso di San Antonio, e con un eventuale stagione ridotta, hanno un altro anno per vincere.

c. Forse ieri è stata la consacrazione definitiva di James, ha segnato gli ultimi 10 punti di una partita che per lui significava molto, forse troppo, e poi si è scusato con i tifosi dei Cavs, entrambe prove di maturità, cestistica e non.











Nessun commento:

Posta un commento