sabato 23 ottobre 2010

Atlantic Division Preview

Dopo che sono tornato nelle convocazione perché il '94 si è fatto male, mi convinco sempre più che posso solo parlarne di basket, e allora continuo la preview della stagione NBA analizzando la division orfana dell'altro compare di LBJ, tale Bosh, dinosauro, molto sopravvalutato, tutto fuorché un giocatore franchigia, una figa mangiapalloni, insomma un giocatore che avete intuito mi piace molto.


BOSTON
Una squadra che continua nel suo programma estivo formato dalla scelta o dalla firma di qualche rookie intrigante, come Erden e Avery Bradley, e veterani di sicuro affidamento, come i due O'Neal. 
Già si amavano
L'assenza di Perkins fino a febbraio non penso si farà sentire più di tanto, dato che il posto ai playoff in questa Eastern è assicurato per i Celtics e credo che la firma di Shaq sia un' ottima mossa anche in previsione futura per i verdi, e non perché mi sono drogato, ma perché penso che uno o due anni con The Diesel aiuteranno e molto il buon Kendrick, che potrà migliorare il suo gioco offensivo imparando da quel maestro del post basso e dell'attacco in generale che è O'Neal.
La vittoria dell' Est è un obiettivo molto realistico, ma per provare a vincere l'anello necessitano che Rondo elevi ancora di più il suo gioco, rimpiazzando nel ruolo di super star un Garnett già sul viale del tramonto da due stagioni, scambiandosi quindi con The Big Ticket il ruolo di comprimario di lusso.


NEW JERSEY
La peggior squadra dell'anno scorso, con un impresentabile, inguardabile, ignobile record di 12-70(!!!!), comprata dal magnate russo Prokhorov quest'estate, ha fatto troppo poco per rendere decente la squadra durante il mercato.
Infatti è stato creato un ottimo supporting cast a cui manca, come ai Cavs, la stella: gli arrivi dei vari Outlaw, Farmar, Morrow, Murphy, Joe Smith, Petro uniti ai già presenti Williams, Lopez e Devin Harris, con il rookie Favors, sembrano davvero una squadra pronta per l'arrivo di una stella, possibilmente attraverso il draft che non con una trade, ma non lasciano sperare nulla di buono per la stagione che sta per prendere il via.
Una buona presa estiva mi sembra la scelta di Avery Johnson come allenatore, anche se l'altra scelta, quella fatta con la numero 3 al MSG, a mio avviso è stata toppata.
Favors è sì un giocatore con margini di miglioramento, ma non un potenziale All-Star: è vero, ha 19 anni, è atletico ed è alto 2.08, tutte cose che non si insegnano, ma a parte questo ha poco altro, difende male e poco volentieri e in attacco sembra Lollo Natali, buon giocatore delle minors bolognesi, con solo la schiacciata e qualche grezzo movimento dal post come bagaglio offensivo.
Pronostico per loro un altro giro alla lottery e con qualche preghierina chissà che non riescano nella culata di portare Henson a Brooklyn, ritrovandosi poi tra 2-3 anni con una squadra da finale di conference.
Sono molto figo, da.


NEW YORK
I grandi delusi dell'estate sono loro, che nella speranza di portare 2/3 stelle all'ombra della Statua Della Libertà, avevano un roster ridotto al lumicino che non ha fatto gola a James.
A mio avviso però il mercato estivo dei Knickerbockers non è stato così male, anzi, tutt'altro, firmati Felton e Stoudamire, giocatori funzionali al sistema di D'Antoni, grazie al quale il secondo è diventato una star affermata della Lega e l'altro ha tutte le possibilità di riuscire ad emularlo, hanno anche preso ottimi realizzatori come Mason jr e Azubuike, un lungo che fa della legna come nessun altro, ovvero Turiaf e due intrigantissime scommesse, come Mozgov e Anthony Randolph.
I playoff sembrano un obiettivo alla portata della squadra di coach Mike, anche se credo che Mozgov non durerà tantissimo come 5 titolare, ruolo dove verrà rimpiazzato da Amar'e con lo spostamento possibile del Gallo a 4 tattico e l'ingresso nel quintetto di uno tra Azubuike e Chandler.


P.S. Se arrivasse Anthony questa preview sarebbe da rifare.


PHILADELPHIA
Turner, si spera resti (torni) sui
livelli di Ohio State per i Sixers
Squadra che non mi piace assolutamente, la seconda scelta al draft, Evan Turner, ha deluso le aspettative in questo precampionato, Holiday non è nè un play, nè una guardia, nè un sesto uomo, cos'è precisamente? Un ala piccola nel corpo di un play? Probabile. Sono senza lunghi di livello, anche se Hawes potebbe crescere, Speights è peggiorato anziché migliorare, Brand è da casa di riposo,  Nocioni mi piace molto ma non ha ruolo in questa squadra se non cambio di Andre 'percentuali disastrose' Iguodala, Kapono è monodimensionale.
Nonostante ciò sono meglio dei Nets e dei Raptors, e se Turner dovesse tornare ai livelli di quando giocava, in maniera paradisiaca, a Ohio State, con un po' di sana fortuna e qualche trade si potrebbero avere due scelte nelle prime 12 al draft l'anno prossimo e ritrovarsi nel 2011-2012 con Irving, che andrebbe a formare un super backcourt con Turner, e Kanter, che darebbe sostanza sotto canestro.


TORONTO
La partenza di Bosh, nonostante l'antipatia che provo per il dinosauro di Dallas, ha indubbiamente indebolito una squadra che però mi piace parecchio, piena di giocatori internazionali, con le aggiunte estive del lituano Kleiza, il nigeriano Alabi, il brasiliano Barbosa e l'australiano Andersen.
Ed Davis, già infortunato.
Altri due arrivi estivi sono l'ala Wright (scambio in controtendenza, un italiano per uno statunitense) e il lungo Davis, già infortunato, da UNC, unica nota positiva nella scorsa disastrosa stagione dei Tar Heels.
Diciamo che però la squadra è solo simpatica, praticamente impossibile un viaggio alla post season, altrettanto difficile una scelta al draft nelle prime 10 posizioni, e allora al draft si potrebbe azzardare qualche scommessa tipo Knight o Vesely del Partizan, con ottime possibilità di azzeccare la scelta. 

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